Un Natale di Valori

Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.

Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle.

Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario,

la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.

Considero valore quello che domani non varrà più niente

e quello che oggi vale ancora poco.

Considero valore tutte le ferite.

Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe,

tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi,

provare gratitudine senza ricordare di che.

Considero valore sapere in una stanza dov’è il nord,

qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato.

Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca,

la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.

Considero valore l’uso del verbo amare e l’ipotesi che esista un creatore.

Molti di questi valori non ho conosciuto.

(Erri De Luca)

 

Caro amico,

ti voglio augurare un Natale ricco di valori.

Ti voglio augurare di provare gratitudine, perché io quando posso essere grato a qualcuno sto bene, è un momento di quelli che ti ricordi tutta la vita, e speri di poter ricambiare un giorno, anche lontano;

ti voglio augurare di saper tacere in tempo, perché io faccio il clown in ospedale, e quando vedo certi bambini che non possono parlare, io sono felice di ascoltarli con gli occhi e mi riempiono il cuore di gioia;

ti auguro di compiere il viaggio del vagabondo, portando con te il bagaglio del tuo passato e della tua esperienza, e ti auguro anche di riuscire a fermarti in un posto caldo e accogliente, per condividere con gli altri l’affetto che porti dentro di te;

ti auguro di avere la pazienza del condannato, perché qualsiasi sia la tua colpa puoi usare il tempo per capire dove hai sbagliato e come rimediare;

ti auguro di non risparmiarti, anche se qualche volta sei stanco, perché anche se io non lo dico a nessuno, tutto quello che ho fatto l’ho fatto per me e mi fa sentire davvero bene;

ti auguro il vino finchè dura il pasto, perché io ho imparato a mie spese a limitarmi, e adesso so che non devo esagerare per poter cogliere il sapore della vita;

ti auguro di sapere sempre dov’è il nord nella tua stanza, perché se hai con te la bussola puoi scegliere la strada più giusta;

ti auguro di saper usare il verbo amare, perchè è il senso di tutto.

Caro amico,

che tu possa scoprire quei valori che tra questi non hai conosciuto, e molti altri ancora; che questo Natale sia per te occasione di rinascere in un mondo fatto di fragole, di neve, di stelle, e di tutto quello di cui non ti eri accorto prima.

Ti abbraccio forte, Buon Natale e Buon 2014.

Le ragazze e i ragazzi della Genovesa

 

 

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